LA VIA DEL FUOCO PER VINCERE IL PREDATORE

Il lavoro su di sè, quello reale e che ci riguarda come “anime in crescita”, è complesso,
impegnativo, richiede sforzo, autodisciplina, determinazione, capacità di mettersi in gioco con noi stessi e soprattutto in discussione.
E' vero, può implicare sofferenza e dolore, ma non in quanto tale, piuttosto per le nostre distorsioni di prospettiva, per le nostre resistenze interiori.
Ecco perchè non basta la mente per ragionarci sopra e trovare una via, ma serve energia in azione concreta, per bruciare queste resistenze: ecco perchè si parla di "Fuoco" spirituale.
La sofferenza è una "seconda morte", va affrontata, non temuta.
Certo non va cercata poiché è necessario esseri protesi verso la scoperta dell'Amore; non va neppure ostentata per sentirsi attenzionati; ma non va temuta.

La Via del Fuoco non è fatta solo di parole e ragionamenti, percorsi e consolazioni: ti crea il silenzio e colloca tutto al suo posto. La Via del Fuoco è anche strettamente legata al Cuore, il centro che attrae le energie dal basso e le proietta verso l’alto; il cuore non è semplicemente una pompa (anche i medici lo sanno) è il motore della nostra vita umana.

Il conflitto, la tensione, il caos, soprattutto nel tempo che stiamo vivendo, sono cose necessarie e connesse con la Via del Fuoco che l'intera umanità sta attraversando.
Tuttavia credo - come ho scritto ampiamente nel mio libro "Deaus-Il ritorno dell'Alleanza" - che questa avventura, questa sfida, non deve sfogarsi nel conflitto tra umani, per il cibo, per il territorio, per il potere di dominio, per la paura della morte. Non degli umani in conflitto tra loro, con la Natura, con Madre Terra, ma uniti ed esaltati nella loro diversità di genere e generazione;  che non si percepiscono come concorrenti e nemici tra di loro, ma che si accettano e si ammirano nella loro singola unicità e peculiare visione dell'esistenza; capaci di contenere in sé il pieno rispetto del creato; capaci di svelare, ciascuno e collettivamente, le proprie energie e la propria verità: questa è la vera ricchezza della Via del Fuoco che stiamo vivendo in questo preciso tempo-spazio.
La grande sfida in atto è quella da giocarsi nei confronti della complessità della vita, per comprenderne e assimilarne i misteri, le possibilità, le forze.
In tale gioco,"Il predatore-psicopatico" è in guerra da sempre. Una guerra contro la bellezza che lo circonda. Esso è : il nemico.


Questo nemico, Sa che non potrà mai raggiungere lo stato di grazia in cui esiste un senso di apprezzamento e di gratitudine quindi cerca di distruggere questa bellezza. 
Mentre gli umani possono avere l'esperienza della bellezza della loro anima, il predatore è in cerca solo di mezzi energetici da "sottrarre", menti da torturare e disturbare e ancora corpi da inquinare. 
I predatori creano l'uguaglianza, spazzando via l'unicità individuale: creano quella falsa convinzione che uguaglianza e fraternità siano strettamente connesse e necessarie per raggiungere lo status di Amore Divino: non niente di più deviante di una tale convinzione.

La vera fratellanza nasce nell'accettazione e nell'ammirazione nei confronti del "diverso" da se stessi; nella presa di coscienza che l'unicità individuale è bellezza, e addirittura può arrivare a far percepire in sé una sorta di innamoramento verso essa.
Pertanto l'essere umano convinto del principio di uguaglianza=fratellanza, si ritrova in una collettività nella quale nessuno corrisponde al suo parametro: ecco che insorgono in lui stati emozionali degeneranti.
Ma tutto ciò è l'opera del "predatore-psicopatico" che porta tutti quelli intorno a sé al livello di non-vita, trasformandoli e rendendoli identici a lui. 
Una volta che l'umano si identifica con il "predatore" , impone il suo odio verso lo spirito umano nel mondo intorno a sé e avvelena ogni cosa che tocca...la vita in sé diviene la sua più grande psicosi! 
Eternamente affamati, sempre vuoti, non smettono mai di cercare quella cosa:
il "predatore" cerca l'anima, l'umano-predato cerca il principio di uguaglianza=fratellanza, ma entrambi non troverrano ciò che cercano.
A questo punto, può venire facile provare repulsione per il "predatore-psicopatico", che può addirittura sfiorare l'odio.
Nella Via del Fuoco, però, è fondamentale preservare grande rispetto e gratitudine verso tale nemico, poiché esso, più dell'amico/a del cuore, del compagno/a di vita, del familiare a noi vicino, ci forgia come una spada plasmata dal martello.
Come fare per tenere a bada il Predatore?
L'essere umano che percorre la Via del Fuoco, compie le sue azioni quotidiane con l'amorevolezza resa possibile soltanto quando egli è presente a se stesso, ma occorre che rimanga sempre vigile, senza mai abbassare la "guardia" su se stesso. 
Quando ciò non accade, (ed è del tutto naturale che capiti mentre la persona sta forgiando se stessa), l'essere umano dalla sua profondità si ritrova sbalzato nella sua superficialità: qui si aprono piccole "fessure" nell'energia dei suoi corpi, attraverso le quali il predatore - che invece rimane costantemente in veglia e in attesa paziente su di lui - penetra e inizia la sua azione di dominio, che tutto sommato non gli è difficile poiché trova terreno fertile nella zona d'ombra che ogni essere umano possiede.
L'azione di dominio del predatore
Sul piano mentale-emozionale: turbamenti psichici, pensieri pilotati verso tutto ciò che è opposto alla bellezza e all'amore; sensazioni di tristezza-desolazione-remissione-depressione-resa-inerzia-frustrazione-assenza di chiarezza-insicurezza, effetti che si verificano senza una reale causa o evento.
Non sempre avviene così, poiché il predatore, conosciuta la zona d'ombra della sua preda, può innescare anche un plagio opposto: quello della lusinga a cedere al potere di controllo sugli altri. Ci sono molte persone che soccombono in ciò (tra i consapevoli oltre che tra gli inconsapevoli), e che finiscono addirittura col praticare la Magia nera.
Le conseguenze del predatore sull'essere che viene predato, dipendono dagli aspetti tipici che caratterizzano la propria zona d'ombra.
Sul piano fisico: stanchezza-insofferenza-rabbia-odio-invidia e a lungo andare insorgenza di patologie, poiché il predatore disturba fortemente il soffio vitale dell'essere umano predato.

Come vincere il predatore?
La vittoria sul predatore psicopatico non può avvenire una volta sola per tutte, fintantoché l'essere umano si sta forgiando e non è giunto al termine della sua Via del Fuoco.
Si può dire più correttamente che la vittoria va perseguita più volte, tante quante saranno i tentativi del predatore di impossessarsi della persona.
Queste incursioni continue sono uno degli strumenti primari di "forgiatura interiore" che entrano in gioco, mano a mano che la Coscienza si eleva.
Perciò, non c'è da rammaricarsi, semmai è un indicatore che la persona sta percorrendo la sua corretta strada, purché sia Consapevole di tutto l'accadimento.
Infatti molte persone inconsapevoli, che non lavorano su se stesse, non se ne rendono conto e sono pascolo per il predatore, ma ciò è altro argomento.
Sono fondamentali :

  1. Saper distinguere quando è in atto un'incursione, e ciò è possibile soltanto attraverso la consapevolezza che si sviluppa sempre di più lavorando su se stessi, costantemente.
  2. Una volta coscienti che l'incursione è avvenuta, è fondamentale che la persona, soprattutto sul piano mentale, non si spaventi poiché tutto ciò che scorre nella sua psiche e quindi nelle sue emozioni, non è altro che la sua zona d'ombra manipolata e amplificata dal predatore.
  3. "Combattere" con l'arma più potente verso la quale il predatore nulla può e addirittura ne ha timore e(stranamente) rispetto: la propria zona interiore di Luce. Afferrare o per meglio dire Impugnare la Luce che ciascuno possiede in sé. Questa non è un'azione meccanica, poiché quando la persona è in preda alle "depressioni" psichiche amplificate del predatore deve compiere un enorme sforzo di volontà. Ma è possibile, molto possibile. E soprattutto funziona. Come usare la Luce, una volta impugnata, per espellere il predatore e renderlo innocuo, sta alla maestria di ciascuno. Quello che ritengo necessario aggiungere è : Forza, Intento, Determinazione, Compassione.
Tutto sarebbe più semplice se l'essere umano impedisse a se stesso di aprire le piccole fessure negli strati energetici dei suoi corpi. Ma ciò significa essere ben allenati nell'autodisciplina al lavoro su di sé.

Si può chiedere aiuto, durante questa battaglia ?
Certo. Alla propria guida, o attraverso la personale preghiera, o a chi o come vi pare.
L'essere umano può chiedere aiuto per ricevere un sostegno nel suo combattimento, ma è lui che devo compierlo e nessun altro Essere Superiore al suo posto.
Questa è la sua Via del Fuoco, questo è il suo viaggio.
Un ultima cosa.
Il Predatore Psicopatico è un'energia, è un alieno, o è un umano in carne ed ossa?
Credo tutte e tre.
Può essere una persona, poiché colui/colei che è divenuto pascolo per il predatore, "vive e agisce" per suo conto inconsapevole di essere portatore dell'opposto di Bellezza e Amore .
Può essere anche un umano, considerato dalla folla un guru, che lungo la sua Via del Fuoco ha ceduto consapevolmente alla lusinga del dominio sugli altri, ha iniziato l'uso della sua energia per controllarli , e ci riesce pure, senza rendersi conto però che a sua volta è dominato e controllato dal predatore, il quale con un "colpo solo" può nutrirsi di molte persone.
Può essere un'altra forma di vita di un altro pianeta, che per sopravvivere ha bisogno di nutrirsi con l'energia di altre forme viventi.
Il predatore, comunque, è energia più o meno raffinata o evoluta, come del resto ogni Forma esistente.
















LO SPECCHIO DELL'OMBRA

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da Picasso a Picasso -olio su carta riciclata (di Elena Gennai)

SHAMMURAMAT

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