Zodiaco ElementaLe: quale Spirito Elementale hai accanto?


Proprio come i nativi di ogni segno hanno una componente di terra, acqua, aria, fuoco, più o meno sostanziosa, si possono raggruppare i caratteri umani in funzione degli Spiriti Elementali ai quali sono associati.
Pertanto un'attenta analisi dovrebbe sempre tenere conto sia dell'influenza degli Spiriti planetari (o pianeti del nostro sistema solare) sia degli Spiriti Elementali, che appartengono alla Terra e che vi vivono direttamente con noi, anche se in dimensioni energetiche diverse dalla nostra.

Zodiaco ElementaLe


1° Segno dello Zodiaco ElementaLe di questa settimana


Persone in cui è dominante l'elemento Terra :


Legame con gli Spiriti Elementali : Gnomi, Nani
(associato al segno zodiacale Toro,Vergine,Capricorno)
NANO
GNOMO





Missione sacra: Gli Spiriti Elementali della terra sono i guardiani dei tesori sotterranei. Essi vivono all''interno della materia più densa, più pesante e la loro missione consiste nell'organizzare questa materia bruta, raffinarla, ripulirla delle scorie e uniformarla prima che esca dalla Terra. Si tratta di un lavoro sotterraneo, in seno al quale la creazione nasce lentamente dal caos primordiale. Seppur "non visti" sono, dunque, degli alchimisti.

Aspetti: corpo pesante e massiccio, spesso tarchiato e di piccola taglia. Sono soggetti a calcoli renali e all'artrosi e hanno una tendenza alla golosità e alla bulimia. 
Tenderebbero a vivere spesso reclusi, sono affascinati enormemente dalle profondità della terra come le grotte o i canyon, luoghi che cercano di  frequentare come "avventura" o sport o hobby. 
Frequentemente tendono ad essere anche di spirito rozzo, con manifestazioni colleriche e brutali.

Ruoli:   spesso svolgono professioni come per esempio muratori, fabbri, orafi, minatori, cioè quei lavori che passano quasi "inosservati" dalla maggior parte, ma che hanno importanti funzioni basiche.

Percorso di ascensione:  
Se l'individuo sta già seguendo lucidamente la sua missione sacra, vale a dire quella di trasformare, attraverso sé e in sé, ogni energia pesante, il percorso di ascensione è già attivato e sta procedendo, nei tempi e nei modi peculiari alla persona.
Durante ciò è molto probabile che quest'ultima abbia frequenti incontri visibili con gli stessi spiriti elementali a lei associati, in quanto la sua energia è divenuta del tutto affine alla loro; in tal caso riceverà moltissimo aiuto da gnomi e nani, principalmente per accellerare la sua ascensione, e ciò comporterà come conseguenza sul piano materiale di vita della persona, enorme abbondanza proprio materiale, essendo la materia l'elemento principale che Essi trasformano in energia raffinata.
Naturalmente gli gnomi e i nani hanno anche, possiamo dire, altre capacità "magiche", poiché conosco perfettamente i principi segreti alchemici attraverso i quali è loro possibile trasformare la materia pesante in "Oro". 
Pertanto se la persona riesce ad entrare in amicizia con loro, cosa non facile, e lo richiedesse, essi le svelerebbero tali segreti alchemici e lo inizierebbero a "mago".
Però occorre dire che entrare in "amicizia" con gli Spiriti Elementali della terra è davvero difficile poiché occorre essere interiormente trasparenti come il Cristallo che essi generano dal caos sotterraneo, in altre parole occorre essere "puri nell'anima" ... cosa assai difficile per un umano che si trova ancora in evoluzione. 
Del resto Essi non rivelerebbero MAI tali segreti a coloro che non sarebbero in grado di utilizzarli per l'Amore Universale, che comprende un BENE Sacro della Terra, dell'umanità e del sistema Solare a cui tutti insieme apparteniamo; in ciò sono CUSTODI GUERRIERI assai improbabile da vincere.

Nel caso in cui la persona abbia già portato a termine la Missione Sacra, essa stessa viene sbalzata (con salto quantico) nella dimensione successiva che gli appartiene, nella quale non solo incontrerà direttamente gli Spiriti Elementali a lei associati, ma l'intero Popolo.

Nei casi in cui l'individuo non sia ancora divenuto cosciente della sua MISSIONE Sacra, non solo non riuscirà ad entrare in contatto "visibile" con gli Spiriti Elementali, ma avrà da fare un duro lavoro paragonabile alla pesantezza sotterranea della materia, prima che essa sia raffinata e alleggerita e resa pura dagli stessi Gnomi e Nani: in altre parole dovrà viversi il caos finché non riuscirà a prendere coscienza ed attivare il processo di trasformazione.
Sostanzialmente tale caos consisterà nel viversi eventi anche sgradevoli, creati da lui stesso(inconsciamente) con l'incentivazione degli stessi Spiriti Elementali a lui legati, i quali non agiscono così per cattiveria, ma per aiutare più rapidamente la persona affinché divenga lucida di se stessa e del significato della sua esistenza di vita.
Pertanto è totalmente da sfatare che tra gli gnomi/nani  ci siano i cattivi e i buoni.
Ciò è totalmente errato poiché nell'intero Popolo Elementale non esiste nessuna distinzione di Bene e Male in quanto Essi vivono con la Coscienza dell'Uno.
Da precisare, dunque, che qualunque sia il grado evolutivo della persona, gli Elementali ad essa legati le saranno sempre accanto.

Il suggerimento

che lo stesso Elementale da all'individuo a lui associato, è:

"Osserva il risultato della tua azione e conoscerai se è avvenuta la trasformazione, dal caos alla creazione."


(Contenuto tratto da Testi antichi) Alla prossima volta.







Spiriti Elementali Magia di Paracelso


Prima di Paracelso, occorre precisare che il Primo, in assoluto, Trattato di Elfologia fu l'opera Trattato sulle fate di Ismael Mérindol (1466), al quale si rifece anche lo stesso Paracelso, Leonardo da Vinci, Francois Rabelais e molti altri autorevoli autori.
Ismael Mérindol racconta dettagliatamente il suo personale re-incontro con gli Spiriti Elementali, poiché lui stesso era un figlio di una fata.
Il testo è davvero interessante e fortunatamente Edouard Brasey , dopo anni di ricerca, riuscì ad accedere al manoscritto originale nella Biblioteca di Praga, e ne tradusse il testo.
Oggi si trova facilmente o quasi in vendita edito per l'Italia da Cairo Editore.

Dunque veniamo agli Spiriti Elementali di Paracelso e il suo De Nymphis, Sylphis, Pygmaeis et Salamandris et coeteris spiritibus.

La figura gigantesca e potente di Paracelso (1494-1541), attraversa il rinascimento con la potenza di un uragano. Mescolando  alchimia, magia, medicina colta, tradizione filosofica e tradizione folklorica, l'immensa opera paracelsana crea una miniera, un bazar culturale sconfinato e rivoluzionario, di cui ancor oggi non sono ben chiari i confini.
L'opera, sugli Spiriti Elementali ,di revisione e ridiscussione delle concezioni scolastiche operata da Filippus Aureolus Theofrastus Bombastus von Hohneheim (detto Paracelso), travalicando l'opera del medico, alchimista e mago,
sconfina nell'etica, nella politica, nella teologia, nella mistica, con il linguaggio provocatorio e vibrante del
Ritratto di Paracelso del 1589- Teca Bibl.G.Galilei di Firenze
visionario, del folle, del profetico arringatore degli spenti rappresentanti di una cultura ufficiale che egli vive come asfittica e morente.

Il piccolo popolo degli elementi, il mondo dei salamandri, degli gnomi, degli ondini e dei silfidi, proveniente, in varie forme e coloriture, dalla cultura e dal folklore dei popoli centroeuropei, fa il suo primo ingresso nella letteratura magica proprio nell'opera di Paracelso.

Il De Nymphis, Sylphis, Pygmaeis et Salamandris et coeteris spiritibus, è stato più volte ristampato nelle opere del medicomago, spesso mescolato o in appendice ai trattati filosofici e scientifici.
È questa la prima fonte in cui incontriamo, nella storia letteraria occidentale, il nascosto popolo degli elementi. Vediamo in dettaglio cosa ce ne dice Paracelso.
Mi propongo d'intrattenervi sulle quattro specie d'esseri di natura spirituale, cioè le Ninfe, i Pigmei, i Silfi e le Salamandre[2]; a queste quattro specie, per la verità, bisognerebbe aggiungere i Giganti e parecchie altre. Questi esseri, benché abbiano apparenza umana, non discendono affatto da Adamo; hanno un'origine del tutto differente da quella degli uomini e da quella degli animali ...

Il primo petrolio ecologico...che fine ha fatto?

Vale la pena ricordare che nel marzo 2011 veniva data la notizia straordinaria del
  primo petrolio ecologico
sul sito francese:   
Le-Developpement-Durable-en-action    sito web

nel quale si riportava che dopo 5 anni di ricerche la BFS spagnola (vedi sito ita: BFS website ) in collarobazione con la Francia 
finalmente aveva raggiunto il risultato di un petrolio ottenuto attraverso il processo di fotosintesi, dalle microalghe, (di cui sono risultati anche i fossili da cui si ricava il normale petrolio) quindi sostanze vegetali insieme alla Co2 = anidride carbonica.
La notizia diceva anche che sarebbero state aperte diverse centrali della BFS anche in Italia.

qui di seguito la sintesi dell'articolo ricavato dall'Amrita Multimedia:


Dopo cinque anni di ricerche condotte in stretta collaborazione con le università di Alicante e di Valencia, una società francese, la BFS, ha trovato il modo di trasformare il surplus di anidride carbonica in un petrolio di alta qualità, basandosi sugli effetti congiunti di fotosintesi, energia della luce e proprietà organiche del fitoplancton, che viene usato come catalizzatore.

Tutto si basa su una coltura intensiva, all’interno di fotobioreattori verticali, di fitoplancton 
(microalghe) selezionato a partire da ceppi dotati di un
determinato tenore di lipidi. Il principio è, in realtà, molto semplice: se è vero che il petrolio è un elemento di origine vegetale, che ha subìto una trasformazione alla quale sono occorsi secoli, accentuando al massimo grado le condizioni in cui il petrolio si crea in natura è possibile accorciare moltissimo i tempi. Quello che accade oggi è che una “centrale-tipo” della BFS è in grado di assicurare una produzione continuativa annuale di 5500 barili di un petrolio del tutto simile a quello che conosciamo e dal quale si possono trarre derivati (plastiche, polimeri ecc.) della stessa efficienza degli attuali. E per produrre un barile di questo petrolio vengono definitivamente neutralizzati (non semplicemente assorbiti) 937 Kg di CO2. Quindi, non solo produrre questo petrolio non inquina, ma il petrolio stesso è un... disinquinante! 

La notizia ci sembra ancora più buona in quanto riguarda da vicino anche l’Italia: è già stata prevista, infatti, la realizzazione di nuove centrali BFS, una delle quali a Venezia.

fine sintesi articolo 
Sono passati 5 anni da allora, addirittura in Andalusia esiste già una produzione di petrolio ecologico a livello industriale ma...."non commercializzabile" , guarda caso!
Sicuramente da allora si sono mossi colossi di  investitori sia americani sia europei, ma si continua a dire che la ricerca è in corso....  ma la BFS  il risultato= prodotto da utilizzare e immettere sul mercato  l'aveva ottenuto già 5 anni fa e andava solo replicato su scala industriale perché fosse utilizzabile dal maggior numero di paesi..... ed è stato fatto anche ciò...
Invece no. Ancora no, non sarebbe pronto...
Ma quando mai ci crediamo!
E il ruolo dell'Italia ?  l'apertura delle centrali BFS, come era stato scritto nel 2011, è morta...nel silenzio.
Invece sembra che siano molti i progetti di ricerca del nostro paese anche a livello internazionale.

Come al solito questi governi fingono di cercare qualcosa che hanno GIA' TROVATO!
poiché per loro è necessario salvaguardare il business, attraverso strategie e immissioni pilotate sul mercato qualunque sia il prodotto innovativo,   soprattutto questo.
Inoltre non va dimenticato che i petrolieri (che sono gli stessi che "finanzierebbero" le ricerche" per l'innovazione ), continueranno a vendere il petrolio nero finché ne avranno.

Pertanto il petrolio ecologico, il primo nato sulla terra ad opera umana copiando i processi esistenti in Natura, rimarrà ancora per molto molto tempo inaccessibile, con tutte le relative conseguenze che ne derivano.



Siamo Vicini alla fine dei Segreti...

Dal lungo dialogo svoltosi su Above Top Secret (sito web americano) nel mese di ottobre 2008, tra un sedicente insider delle bloodlines (chiamato con il Nickname Hidden Hand ) ed i lettori, che si diffuse largamente sulla rete,  ho voluto riproporre qui alcune parti.



Prima, però, alcune precisazioni
Per chi non ne fosse a conoscenza , Hidden Hand, era il nome con il quale il personaggio, che si fece intervistare, chiese di essere chiamato: un insider che rivelò una serie di informazioni circa l'agenda della 'famiglia di regnanti' di antichissima e cosmica discendenza alla quale affermava di appartenere.

Qui riporto soltanto una piccolissima parte - domanda e risposta - visto che il testo è molto più lungo e suggerisco di leggerlo integralmente con la opportuna concentrazione-presenza, o - più semplicemente- in totale assenza di giudizio altrimenti non riuscirete a terminarne la lettura. 

Il motivo per cui trovo davvero "utile" suggerire la lettura dell'intero contenuto a chi non lo conoscesse ancora, non è riferito alla veridicità o meno del personaggio intervistato (e ciascuno è libero di crederci o no), pittosto allo svelamento che si cela in ciò che afferma, caratterizzato da una "spinta" Consapevolezza Universale e Visione.

Siamo vicini alla fine dei Segreti.
Infatti è da ricordare che dall'inizio di questo nostro III°Millennio, quest'ultimo rispetto ai precedenti è caratterizzato dalla "Rivelazione" e "Assunzione di Responsabilità", vale a dire che "Tutto e tutto" viene portato alla luce del sole, svelato in modo chiaro, e starà poi ad ogni singolo individuo di 3° dimensione, con il proprio DISCERNIMENTO e  LIBERO ARBITRIO, Vedere non più l'illusione ma la realtà che vi sta dietro. 


L'illusione del Nero che maschera 
il reale Bianco.
L'illusione del Bianco che maschera 
il reale Nero.
E' lo scopo terrestre di questo ciclo.





(intero testo integrale in inglese su: 
http://www.abovetopsecret.com/forum/thread402958/pg1)
(intera traduzione in italiano eseguita da Anticorpi   http://www.anticorpi.info/)

oppure potete SCARICARE IL PDF INTEGRALE IN ITALIANO su
Evoluzione del Cuore - HiddenHand


Bene adesso, di seguito, riporto il passo :


Istruzioni d’uso di un Mago-Permacultore del ‘500 !

E se qualcuno ci parlasse di permacultura legata alla magia naturale,  in italiano volgare del sedicesimo secolo?


un bel viaggio tra le pagine di un trattato cinquecentesco di Giovanbattista Della Porta , “Mago-Permacultore”,

che, oltre a darci una lezione di umiltà anzi tempo (come farebbe oggi un vero permacultore) sui limiti dell’uomo “non verticale”  verso la natura, ci svela anche un’agricoltura sinergica ante litteram  strettamente connessa alla Magia Naturale.


 






De i miracoli et maravigliosi effetti dalla natura prodotti”     (Venezia, Ludovico Avanzi, MDLX)



in questa sua opera, fin dalle prime pagine del testo  la magia è presentata come conoscenza della natura e della naturale amicizia e ‘inimicitia delle cose naturali.

 

Delle varie magie, la Magia Naturale è ‘consumata cognitione delle cose naturali’ ed è presentata come la disciplina (definita anche ‘perfetta filosofia’) entro la quale trovano spazio pure gli studi di agricoltura.





Nell’ambito culturale alchimistico-rinascimentale in cui Della Porta è immerso, già si intravede : la ‘marauiglia’ e ‘l’autorità’ che avvolgono in un alone di mistero le cose di cui non si riesce a dare una spiegazione razionale (‘quanto le cause sono ascose’)

Un lavoro da Donne: l'Alchimia

Donne depositarie della Sapienza Alchemica

Scienza alchemica ed elites femminili attraverso i secoli

Anche se nei secoli tra il XIV e il XVI (1400-1500) l'alchimia esoterica e quindi la Magia Naturale sembrava prerogativa di uomini (di grande levatura), come sempre l'impulso e l'avvio di questa antichissima Arte della Trasmutazione del sé in Sé, e la sua sapienza insegnata, fu opera di Donne (di elevatissima levatura), dirette "discendenti" (nel senso di Trasmissione orale della Sapienza), di Altre  appartenute alla Società degli Antichi di Milioni di anni fa.

La sintesi che segue, vuole ricordare ciò, vuole riconoscere l'enorme e prezioso "ruolo" nell'evoluzione animica umana che la Donna, incarnatrice dell'Energia Femminile dell'Universo, ha sempre avuto e, ancora oggi, purtroppo scarsissimamente riconosciuto perché stagnante nell'oblio.
(Elena Gennai)



La Donna alchimista si assumeva il compito di scrutare la natura e i suoi segreti, tentando l'arduo compito di portarne alla luce le virtù occulte, non chiaramente manifeste all'occhio comune. 

Come interlocutore tra l'essenza delle cose e la loro potenzialità al servizio dell'uomo, questo particolare tipo di scienziato si elevava, nelle intenzioni, al di sopra del medico comune.

Nel laboratorio alchemico l’attività si raccoglieva intorno ad un obiettivo specifico, quale la trasformazione mirata alla ricerca della panacea, medicina capace di curare tutte le malattie e di donare l’immortalità.

La Medicina Naturale rivestiva dunque un ruolo fondamentale nella speculazione alchemica, che ha saputo sviluppare un’indagine esoterica sulla salute di tipo olistico, dove al centro della riflessione era l’uomo, nella sua individualità e nel suo rapporto di stretta corrispondenza con l’universo, che identificava il processo di guarigione con un percorso di evoluzione interiore
Un principio caro alla medicina femminile, assai simile alle teorie espresse dalla grande medichessa Ildegarda di Bingen intorno all’anno Mille
Ma le Donne depositarie della Sapienza Alchemica furono molte fin dall'antichità più remota. Scienza iniziatica e ricercata, l’alchimia 

I Papiri di Maria Maddalena

Il Vangelo di Maria 
si intende Maria Maddalena (Myriam di Magdala)
si tratta di un papiro che reca tale titolo; 
ne esistono 2 copie:
  • una copia in lingua copta contenuta nel Codice 8502 di Berlino -  detto Papyrus Berolinensis 8502 una rilegatura in blocco di 4 testi diversi di cui il primo è il vangelo di Maria, e in successione l'Apocrifo di Giovanni, la Sofia di Gesù Cristo, gli Atti di Pietro - nella copia mancano 10 pagine (le pagine 1-6  e le pagine 11-14).
  • una copia in lingua greca è contenuta nel   Papiro Rylands III, n. 463.

entrambi sono databili intorno al III/IV sec. d.C. provenienti dall'ambito egiziano. Fu reso pubblico, sembra, per la prima volta nel 1955, ma non alla portata di tutto il pubblico. Ancora oggi non riconosciuto e fortemente respinto dalla Chiesa per il suo contenuto:
emerge chiaramente il ruolo "speciale" che Gesù conferisce a Maria Maddalena  come depositaria di insegnamenti che neppure gli apostoli conoscevano e l'incarico di insegnarli.

Con tale evento, - cioè la figura di Gesù  "il Cristo"  e Maria Maddalena "Sposa, Depositaria, Maestra" - è sancito il ripristino di  "Deaus   Il Ritorno dell'Alleanza" (Dea+Deus=Madre universale+Padre universale=Uno).


Sintesi del contenuto più significativo del testo :
Maria Maddalena conforta i discepoli di Gesù e riferisce loro una rivelazione avuta da Gesù, secondo la quale alla visione di Dio non si giunge con l'anima, né con lo spirito, ma con l'Intelletto. Incredulità di Pietro e di Andrea che il Salvatore abbia fatto a una donna e non a loro tale rivelazione. Levi li biasima

Testo integrale

Non è semplice da raccontare

 Non è semplice da raccontare

Aprire il cuore A se stessi.
Ha un significato diverso dall’affermazione  “aprire il cuore verso se stessi”

Quando si entra nello “stato interiore” di apertura di cuore A se stessi avvengono  molte cose, la maggior parte non traducibili agli altri, poiché qualunque spiegazione razionale distorcerebbe la comprensione in chi ascolta e produrrebbe solo un "fuori rotta"  nel percorso altrui.
Pertanto non ha nessun valore aggiunto il parlarne.
C’è però qualcosa che, seppur reso in maniera similare, si può tentare di raccontare.

Quando si apre il cuore A se stessi, i desideri si polverizzano istantaneamente, senza sforzo, e cessano di essere auto-prodotti.
Ciò si verifica in seguito ad una amplificazione dell’istante, cioè di ciò che è chiamato il "qui e ora, presente". Nell’espansione della percezione che si viene a creare, si VIVE ( e non soltanto lo si pensa o lo si crede) l’assenza del tempo inteso come futuro e passato, addirittura si acquisisce  “certezza” della sua mai avvenuta esistenza.
L’espansione che si genera è un qualcosa in movimento a se stante, di per sé, staccato da tutto ciò che umanamente si conosce, ed è per questo che ciò che siamo in quell’istante presente è  -   [non esiste la parola che renda esattamente il  senso] –“vissuto, sentito” il tutto ciò che serve.

Sempre per lo stesso motivo, cioè dello stravolgimento del senso, descrivere come si perviene all’apertura di cuore non ha nessun valore aggiunto.
Meglio affermare che .
Certamente uno sforzo è perseguito a monte, cioè prima ancora che tutto accada.
Mi riferisco ad un intenso lavoro di trasmutazione del “me”, perseguito con costanza e con il solo obbiettivo della stessa trasmutazione e niente altro; voglio dire che cercare di trasformare se stessi avendo come obbiettivo “voglio raggiungere l’illuminazione” , rallenta se non addirittura immobilizza la progressiva uscita da quello che è comunemente detto “io”, che poi non è altro che la convinzione dello spazio-tempo, cioè della frammentazione in tanti “io” (le tante vite karmiche).

Un altro elemento che si può raccontare sempre con una maniera similare:
quando si apre il cuore A se stessi ci ricollochiamo [descrizione più vicina all’esatto significato] al ... non è un centro , è IL centro in cui VIVE la Vita.
Qua, si ha coscienza lucida che l’ego non esiste: è soltanto uno strumento, neppure creato dagli stessi umani, composto da 3 strati chiamati  emozioni-pensieri-fisico, usato dall’umano per evolvere (anche se lo ha dimenticato) e usato anche da altre forme di vita per inserire gli umani in un recinto.
Da precisare, per impedire distorsioni interpretative, che queste altre forme di vita non hanno in sé aspetti legati al bene e al male, non hanno quindi nessuna forma di cattiveria o di bontà; inoltre usano l’ego(lo strumento) soltanto quando gli umani "non scelgono" durante gli istanti della loro vita quotidiana, ma rimangono sospesi in preda – apparentemente - a stati emozionali o fisici o pensieri, in profondità sospesi nella loro progressione.

Altro elemento interessante è che a quanto scoperto e avanzato dalla fisica quantistica, circa l’esistenza di realtà parallele - in quanto non esisterebbe il tempo -  comunicanti tra loro attraverso “porte o portali”,  va fatta una piccola correzione:
tali realtà non sono parallele, ma si toccano fra loro, sono congiunte, unite le une alle altre. È per questo che nell’espansione  dell’apertura di cuore A se stessi queste realtà sono “vissute, percepite” in contemporaneità, cioè come se fossero Una sola, pur restando coscienza lucida della molteplicità delle stesse: come similitudine si può immaginare un uomo che guarda in simultanea tanti film diversi.

Altro che si può scrivere è che entrare  nell’apertura di cuore A se stessi, non ha nulla a che fare con ciò che è sperimentato con la preghiera o la pratica della meditazione intesa come preghiera o esercizio di rilassamento. Semmai possono essere ulteriori mezzi per la progressione.

Elena G.





Diventare Donne Vere

Chissà se oltre alla sindrome delle donne "principessine", il dott.Morelli ha incontrato donne con la sindrome delle "megere"..ahaha. Comunque molto chiarificatore.
Alle mie amiche donne (affette da qualunque sindrome) auguro di divenire rapidamente delle DONNE INDIPENDENTI, così da emanare la loro energia FEMMINILE, della quale l'evoluzione ha bisogno. Un abbraccio a tutte.
— festeggiando la vita.

Video



Dialogo tra Shammuramat e il suo Essere

Per darvi il mio Buon Ritorno dalle vacanze

vi regalo una riflessione estratta dal mio Ebook
"Scorribanda di un Corpo Fisico-Mentale-Emozionale"
Copyright @ Elena Gennai edizione 2010  
Copyright @ Elena Gennai edizione 2013

Non si possono definire solo poesie...è un canto umano,
di slanci irruenti rivolti ad incontrare di nuovo il Grande Spirito

Dialogo tra Shammuramat e il suo Essere

Shammuramat
Olio su Cartone (Elena Gennai)
Dunque adesso che siamo soli, avvolti nella buia notte e mentre ogni uomo si culla nel sonno e il silenzio si risveglia, perché questo per lui è un nuovo giorno, adesso dico, parla ancora con me, gran signore; io conosco chi sei; Essere è il tuo nome, così strano per un amico, come strano è il tuo piacere di parlare con me soltanto nella notte; non mostri il tuo volto e non mi chiami con il suono della tua voce perché voce non hai, ma t’intrometti nei miei pensieri con silenziosità, quasi che tu esista già in essi.
Adesso che mi hai ancora richiamato, parlami! Finché la notte non ritorni nei suoi abissi, e tu scompaia di nuovo.

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Essere
Io sono l’unico Essere tuo amico; perciò non vi è altra risposta al mio dubbio se non quella che tu stai chiamando me e non un altro probabile essere; dunque perché affermi che ti ho chiamato quando invece tu mi hai cercato disperatamente?  Forse adesso che sono qui non vuoi più parlare con me?

Shammuramat
Questo non è possibile! Come non lo è per ciò che tu dici; forse ti vuoi burlare di me, o forse… Dimmi è probabile che io ti abbia invocato senza che me ne rendessi conto?

Essere
Si è così!

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Non rattristarti per questo! “Quel giorno” anche la tua coscienza non avrà più inconscio, così tu nella tua completezza potrai finalmente essere padrona di tutte le tue memorie.

Shammuramat
Quel giorno…?!
Allora potrò essere anche padrona del ricordo di averti chiamato?

Essere
Se osservi il cielo sopra la tua testa, vedi che esso ai tuoi occhi è separato dalla terra; e se lo guardi più in lontananza fino all’orizzonte, vedi che piano, piano, da separato quale

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era si avvicina alla terra stessa, fino a congiungersi con essa.
Ora, quel giorno, che ti ho poc'anzi detto, tu non avrai più bisogno di chiamarmi per parlare con me,  perciò non t’importerà essere padrona del ricordo di avermi chiamato.

Shammuramat
Io non capisco le tue parole, ma sento che qualcosa di me ti appartiene. È come se tu avessi il mio stesso sangue materno. Conosci le mie emozioni senza che io te ne abbia parlato; anzi, comprendi la mia essenza, profondamente segreta quasi anche alla mia mente; tutto ciò mi rende molto inquieta; chi puoi mai essere, tu, oh Essere! Forse sei uno spirito vagante nell’etere, che sta cercando il suo corpo ideale dove posarsi! Ma io possiedo già il mio spirito, la mia

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essenza, anche se devo scoprirla interamente, e quindi non posso che esserti amica. Tuttavia se è vero ciò, allora io ti dico che non è conveniente per te cercarti un uomo con cui unirti; una volta che ti troverai là capirai perché parlo così; ogni corpo rende schiavo il suo essere tanto da sopraffarlo, quasi soffocarlo.
Capisci!
Non avrai più la tua libertà! Vedrai i tuoi nemici avanzare contro di te, ma non potrai affrontarli perché non avrai più la tua superiorità e tanto meno potrai fuggire, perché il corpo non te lo permetterà. Rassegnati dunque a soccombere per sempre se tu deciderai così. Anch’io un tempo accolsi il mio essere soggiogandolo e rendendolo schiavo, tanto che esso divenne inservibile. Egli non

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esisteva per me; in realtà non capivo bene a cosa potesse essere utile! Io sono, dunque, l’autrice del suo
maltrattamento, delle sue sconfitte, della sua sofferenza, e tanto più della sua scomparsa; sì perché dopo tutto ciò egli sparì dalla mia percezione rifugiandosi in qualche luogo della mia interiorità. Adesso soltanto mi rendo conto della sua preziosità e con ansia e impazienza io lo cerco giorno e notte! Ma questo ti può interessare solo per capire quanto sono gretti gli uomini, e molto stolti: essi custodiscono i loro valori esteriori gelosamente come fossero tesori;

Essere
Ogni uomo ha la propria essenza, ed essa, alcune volte, ribellandosi emerge, ed è in quel momento che l’uomo è

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spinto a chiedersi che cosa ama nella sua vita; il suo essere ricade subito, così l’umano, essendo tale, ha bisogno di un
valore in cui riporre le proprie speranze; ma la scelta non è spesso riflettuta: così il denaro assurge ad imperatore, o, in altri, la potenza, la bellezza, il potere, lo snobismo, usurpando perciò il trono a colui che costituisce la vera speranza.
Lo spirito di ogni uomo conosce la saggezza, anche se nessuno se ne rende conto, ma esso invece di essere ascoltato viene abbattuto; ma allora io dico: se l’uomo ha scelto così, che gli spiriti rimangano schiavi perpetui cosicché l’uomo non conosca più la Vita. Ma l’ingiustizia di cui parlo non è fatta solo contro lo spirito dell’uomo, ma soprattutto contro l’umano stesso! E chi è l’autore di ciò se

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non l’uomo con le sue stesse decisioni?!
Ti  chiederai quale assurda situazione sia questa: ironica!
L’uomo che uccide se stesso e senza esserne consapevole! L’inconsapevolezza, infatti, allontana la salvezza. Ed ogni spirito soccombe insieme al suo padrone. Ma io conosco già il mio futuro e non ho paura della morte…
Ascoltami! Tu ed io stiamo parlando come due amici ben distinti, ma la tua percezione dell’influsso che ci congiunge, spinge me, Essere, a confessarti il futuro. Noi siamo! E non io in te e tu in me, ma due vitalità separate. Verrà un giorno però, fuori dal tempo e dallo spazio della terra, in cui quelle scariche elettriche che ci avvicinano esploderanno in una forte energia.
Quanto sarà prezioso questo calore!
Allora, dopo che ciò sarà avvenuto, non esisteranno più gli

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opposti: non distingueremo più l’amore e l’odio, il cielo e la
terra, la vita e la morte, il giorno e la notte, la malinconia e la felicità. Tutti gli estremi formeranno un unico punto centrale; sarà in questo momento, oh mia carissima amica, che noi due ci uniremo e fondendoci diventeremo un solo fulcro…

Shammuramat
Oh mio spirito!
Ascendi all’etere da cui sei venuto e nel ritorno al tuo mondo portami stretta con te; ti seguirò e mi sottometterò, perché così io ho deciso.
 E una volta emersi insieme dalle sozzure terrene, tu ritroverai la tua quiete, ed io conoscerò finalmente cosa sia la realizzazione  !                                                

E.G.1986






L'apertura di cuore non ha a che fare con l'organo fisico

C'è ancora chi erronemanete confonde il termine < Apertura di Cuore> con riferimento all'organo fisico.

Nel linguaggio alchemico "apertura di cuore" indica un processo di trasmutazione e l'organo fisico, con tutta la macchina biologica umana, ne subisce le conseguenze.

Il principale compimento del lavoro alchemico, o trasmutazione, consiste nell’apertura del Cuore. Questa esperienza è comunemente nota come « illuminazione » .

Aprire il Cuore significa, (detto in modo semplice), entrare in una dimensione di complicità rispetto al mondo. Le altre persone smettono di essere fonte di paura, sospetto, ansia… e divengono nostre complici. Fra noi e gli altri si stabilisce una sottile intesa, un senso di intima fiducia che è completamente indipendente da ciò che loro stanno pensando di noi.

La trasmutazione della paura in fiducia riguarda un cambiamento che avviene nel Cuore Vibrazionale.

Aprire il Cuore significa cominciare a galleggiare nell’amore… vibrare a un’altra velocità e spostarsi nel mondo senza mai uscire da quella calda vibrazione. Sentire ardere il Sacro Fuoco interiore lungo ogni momento della giornata. 

Un elevato livello di amore può dare vertigine e stordimento: non è sentimentalismo, ma qualcosa di tangibile e concreto che produce uno straordinario effetto sulla macchina biologica.

Muoversi in ufficio, sull’autobus, al supermercato, in tangenziale… con il Cuore aperto, significa essere continuamente travolti dalla Bellezza delle persone e delle situazioni. 

L’eccesso di amore può addirittura bruciare. L’amore rappresenta il principale e più potente fuoco dell’alchimista – ancor più del ricordo di sé – che permette di « trasmutare il veleno in farmaco », cioè ogni emozione negativa in emozione superiore. L’amore tenuto costantemente acceso conduce con certezza all’immortalità.


Strano?  
Possibile.


Come vivere la propria esistenza senza mai tirarsi indietro


Coraggio non è assenza di paura, dice Osho, in realtà è la "totale" presenza della paura, con il coraggio di affrontarla.
In questo modo vivi la propria esistenza senza mai tirarti indietro.

A differenza di coloro che lo identificano con una serie di atti eroici, tipici di circostanze eccezionali, egli pone l'attenzione sullo sviluppo del coraggio interiore, che ci mette in grado di vivere vite piene, complete e autentiche. Il coraggio di cambiare ciò che deve essere cambiato, anche se chi è intorno a noi sostiene il
contrario. Il coraggio di abbracciare il nuovo, nonostante le paure, nei nostri rapporti affettivi e familiari, sul lavoro o sul cammino che percorriamo alla ricerca di noi stessi. 

Che cos'è il coraggio?  All'inizio non c'è molta differenza tra un uomo coraggioso e un codardo. L'unica differenza è che il codardo ascolta le proprie paure e le asseconda; invece l'uomo coraggioso mette da parte le proprie paure e va avanti. L'uomo coraggioso entra nell'ignoto, malgrado le proprie paure.
La parola "coraggio" è molto interessante: viene dalla radice latina cor, che significa "cuore"; quindi essere coraggiosi significa vivere con il cuore.

Tutti hanno paura, devono avere paura: la vita è tale da suscitare paura nell'essere umano. Coloro che raggiungono la stato di assenza di paura non l'hanno raggiunto diventando audaci, spavaldi, poiché l'uomo audace ha solo represso la sua paura, quindi non ha realmente raggiunto la stato di assenza di paura. Non è un problema di audacia: devi solo osservare in profondità i fatti della vita e comprendere che le tue paure sono naturali. Dunque le accetti! 

Quando il nuovo bussa alla tua porta, aprila!  Il nuovo ti è sconosciuto. Potrebbe esserti amico, potrebbe esserti nemico, chi può dirlo? Non hai modo di saperlo! L'unico modo per saperlo è lasciare che ti accada. Da ciò nascono le apprensioni e la paura.


Il coraggio di amare.  La paura non è altro che assenza dell'amore. Fa' qualcosa in funzione dell'amore, dimentica la paura. Se amerai nel modo giusto, la paura sparirà.
Non un rapporto, ma uno stato dell'essere.  L'amore non è un rapporto, l'amore è uno stato dell'essere che non ha niente a che fare con chiunque altro. Non si è in amore, si è amore. Naturalmente, quando sei amore, sei innamorato: essere innamorato è una conseguenza, è un sottoprodotto: non è la sorgente. La sorgente del tuo innamoramento è che tu sei amore. Questo dolce è delizioso! L'amore è rarissimo. Incontrare una persona nel suo centro, significa attraversare una rivoluzione perché, se vuoi incontrare una persona nel suo centro, devi permettere anche a lei di raggiungere il tuo centro. Devi diventare vulnerabile, assolutamente vulnerabile e aperto. Ciò è rischioso.
Un mondo senza confini  L'amore è un'apertura verso un mondo senza confini, verso un mondo infinito. L'amore inizia ma non finisce mai, ha un inizio ma non ha fine.
Né facile né difficile, soltanto naturale  L'amore è uno stato naturale di consapevolezza. Non è facile né difficile: non applicare all'amore questi due aggettivi. L'amore non è uno sforzo, quindi non può essere facile né difficile. Amare è come respirare. L'amore è simile ai battiti del tuo cuore, alla circolazione del sangue nel tuo corpo. L'amore è il tuo stesso essere.

(tratto dal centro di gravità permanente: Osho)

LO SPECCHIO DELL'OMBRA

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da Picasso a Picasso -olio su carta riciclata (di Elena Gennai)

SHAMMURAMAT

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olio su cartone riciclato (di Elena Gennai)