Zodiaco ElementaLe: quale Spirito Elementale hai accanto?


Proprio come i nativi di ogni segno hanno una componente di terra, acqua, aria, fuoco, più o meno sostanziosa, si possono raggruppare i caratteri umani in funzione degli Spiriti Elementali ai quali sono associati.
Pertanto un'attenta analisi dovrebbe sempre tenere conto sia dell'influenza degli Spiriti planetari (o pianeti del nostro sistema solare) sia degli Spiriti Elementali, che appartengono alla Terra e che vi vivono direttamente con noi, anche se in dimensioni energetiche diverse dalla nostra.

Zodiaco ElementaLe


1° Segno dello Zodiaco ElementaLe di questa settimana


Persone in cui è dominante l'elemento Terra :


Legame con gli Spiriti Elementali : Gnomi, Nani
(associato al segno zodiacale Toro,Vergine,Capricorno)
NANO
GNOMO





Missione sacra: Gli Spiriti Elementali della terra sono i guardiani dei tesori sotterranei. Essi vivono all''interno della materia più densa, più pesante e la loro missione consiste nell'organizzare questa materia bruta, raffinarla, ripulirla delle scorie e uniformarla prima che esca dalla Terra. Si tratta di un lavoro sotterraneo, in seno al quale la creazione nasce lentamente dal caos primordiale. Seppur "non visti" sono, dunque, degli alchimisti.

Aspetti: corpo pesante e massiccio, spesso tarchiato e di piccola taglia. Sono soggetti a calcoli renali e all'artrosi e hanno una tendenza alla golosità e alla bulimia. 
Tenderebbero a vivere spesso reclusi, sono affascinati enormemente dalle profondità della terra come le grotte o i canyon, luoghi che cercano di  frequentare come "avventura" o sport o hobby. 
Frequentemente tendono ad essere anche di spirito rozzo, con manifestazioni colleriche e brutali.

Ruoli:   spesso svolgono professioni come per esempio muratori, fabbri, orafi, minatori, cioè quei lavori che passano quasi "inosservati" dalla maggior parte, ma che hanno importanti funzioni basiche.

Percorso di ascensione:  
Se l'individuo sta già seguendo lucidamente la sua missione sacra, vale a dire quella di trasformare, attraverso sé e in sé, ogni energia pesante, il percorso di ascensione è già attivato e sta procedendo, nei tempi e nei modi peculiari alla persona.
Durante ciò è molto probabile che quest'ultima abbia frequenti incontri visibili con gli stessi spiriti elementali a lei associati, in quanto la sua energia è divenuta del tutto affine alla loro; in tal caso riceverà moltissimo aiuto da gnomi e nani, principalmente per accellerare la sua ascensione, e ciò comporterà come conseguenza sul piano materiale di vita della persona, enorme abbondanza proprio materiale, essendo la materia l'elemento principale che Essi trasformano in energia raffinata.
Naturalmente gli gnomi e i nani hanno anche, possiamo dire, altre capacità "magiche", poiché conosco perfettamente i principi segreti alchemici attraverso i quali è loro possibile trasformare la materia pesante in "Oro". 
Pertanto se la persona riesce ad entrare in amicizia con loro, cosa non facile, e lo richiedesse, essi le svelerebbero tali segreti alchemici e lo inizierebbero a "mago".
Però occorre dire che entrare in "amicizia" con gli Spiriti Elementali della terra è davvero difficile poiché occorre essere interiormente trasparenti come il Cristallo che essi generano dal caos sotterraneo, in altre parole occorre essere "puri nell'anima" ... cosa assai difficile per un umano che si trova ancora in evoluzione. 
Del resto Essi non rivelerebbero MAI tali segreti a coloro che non sarebbero in grado di utilizzarli per l'Amore Universale, che comprende un BENE Sacro della Terra, dell'umanità e del sistema Solare a cui tutti insieme apparteniamo; in ciò sono CUSTODI GUERRIERI assai improbabile da vincere.

Nel caso in cui la persona abbia già portato a termine la Missione Sacra, essa stessa viene sbalzata (con salto quantico) nella dimensione successiva che gli appartiene, nella quale non solo incontrerà direttamente gli Spiriti Elementali a lei associati, ma l'intero Popolo.

Nei casi in cui l'individuo non sia ancora divenuto cosciente della sua MISSIONE Sacra, non solo non riuscirà ad entrare in contatto "visibile" con gli Spiriti Elementali, ma avrà da fare un duro lavoro paragonabile alla pesantezza sotterranea della materia, prima che essa sia raffinata e alleggerita e resa pura dagli stessi Gnomi e Nani: in altre parole dovrà viversi il caos finché non riuscirà a prendere coscienza ed attivare il processo di trasformazione.
Sostanzialmente tale caos consisterà nel viversi eventi anche sgradevoli, creati da lui stesso(inconsciamente) con l'incentivazione degli stessi Spiriti Elementali a lui legati, i quali non agiscono così per cattiveria, ma per aiutare più rapidamente la persona affinché divenga lucida di se stessa e del significato della sua esistenza di vita.
Pertanto è totalmente da sfatare che tra gli gnomi/nani  ci siano i cattivi e i buoni.
Ciò è totalmente errato poiché nell'intero Popolo Elementale non esiste nessuna distinzione di Bene e Male in quanto Essi vivono con la Coscienza dell'Uno.
Da precisare, dunque, che qualunque sia il grado evolutivo della persona, gli Elementali ad essa legati le saranno sempre accanto.

Il suggerimento

che lo stesso Elementale da all'individuo a lui associato, è:

"Osserva il risultato della tua azione e conoscerai se è avvenuta la trasformazione, dal caos alla creazione."


(Contenuto tratto da Testi antichi) Alla prossima volta.







Spiriti Elementali Magia di Paracelso


Prima di Paracelso, occorre precisare che il Primo, in assoluto, Trattato di Elfologia fu l'opera Trattato sulle fate di Ismael Mérindol (1466), al quale si rifece anche lo stesso Paracelso, Leonardo da Vinci, Francois Rabelais e molti altri autorevoli autori.
Ismael Mérindol racconta dettagliatamente il suo personale re-incontro con gli Spiriti Elementali, poiché lui stesso era un figlio di una fata.
Il testo è davvero interessante e fortunatamente Edouard Brasey , dopo anni di ricerca, riuscì ad accedere al manoscritto originale nella Biblioteca di Praga, e ne tradusse il testo.
Oggi si trova facilmente o quasi in vendita edito per l'Italia da Cairo Editore.

Dunque veniamo agli Spiriti Elementali di Paracelso e il suo De Nymphis, Sylphis, Pygmaeis et Salamandris et coeteris spiritibus.

La figura gigantesca e potente di Paracelso (1494-1541), attraversa il rinascimento con la potenza di un uragano. Mescolando  alchimia, magia, medicina colta, tradizione filosofica e tradizione folklorica, l'immensa opera paracelsana crea una miniera, un bazar culturale sconfinato e rivoluzionario, di cui ancor oggi non sono ben chiari i confini.
L'opera, sugli Spiriti Elementali ,di revisione e ridiscussione delle concezioni scolastiche operata da Filippus Aureolus Theofrastus Bombastus von Hohneheim (detto Paracelso), travalicando l'opera del medico, alchimista e mago,
sconfina nell'etica, nella politica, nella teologia, nella mistica, con il linguaggio provocatorio e vibrante del
Ritratto di Paracelso del 1589- Teca Bibl.G.Galilei di Firenze
visionario, del folle, del profetico arringatore degli spenti rappresentanti di una cultura ufficiale che egli vive come asfittica e morente.

Il piccolo popolo degli elementi, il mondo dei salamandri, degli gnomi, degli ondini e dei silfidi, proveniente, in varie forme e coloriture, dalla cultura e dal folklore dei popoli centroeuropei, fa il suo primo ingresso nella letteratura magica proprio nell'opera di Paracelso.

Il De Nymphis, Sylphis, Pygmaeis et Salamandris et coeteris spiritibus, è stato più volte ristampato nelle opere del medicomago, spesso mescolato o in appendice ai trattati filosofici e scientifici.
È questa la prima fonte in cui incontriamo, nella storia letteraria occidentale, il nascosto popolo degli elementi. Vediamo in dettaglio cosa ce ne dice Paracelso.
Mi propongo d'intrattenervi sulle quattro specie d'esseri di natura spirituale, cioè le Ninfe, i Pigmei, i Silfi e le Salamandre[2]; a queste quattro specie, per la verità, bisognerebbe aggiungere i Giganti e parecchie altre. Questi esseri, benché abbiano apparenza umana, non discendono affatto da Adamo; hanno un'origine del tutto differente da quella degli uomini e da quella degli animali ...

Il primo petrolio ecologico...che fine ha fatto?

Vale la pena ricordare che nel marzo 2011 veniva data la notizia straordinaria del
  primo petrolio ecologico
sul sito francese:   
Le-Developpement-Durable-en-action    sito web

nel quale si riportava che dopo 5 anni di ricerche la BFS spagnola (vedi sito ita: BFS website ) in collarobazione con la Francia 
finalmente aveva raggiunto il risultato di un petrolio ottenuto attraverso il processo di fotosintesi, dalle microalghe, (di cui sono risultati anche i fossili da cui si ricava il normale petrolio) quindi sostanze vegetali insieme alla Co2 = anidride carbonica.
La notizia diceva anche che sarebbero state aperte diverse centrali della BFS anche in Italia.

qui di seguito la sintesi dell'articolo ricavato dall'Amrita Multimedia:


Dopo cinque anni di ricerche condotte in stretta collaborazione con le università di Alicante e di Valencia, una società francese, la BFS, ha trovato il modo di trasformare il surplus di anidride carbonica in un petrolio di alta qualità, basandosi sugli effetti congiunti di fotosintesi, energia della luce e proprietà organiche del fitoplancton, che viene usato come catalizzatore.

Tutto si basa su una coltura intensiva, all’interno di fotobioreattori verticali, di fitoplancton 
(microalghe) selezionato a partire da ceppi dotati di un
determinato tenore di lipidi. Il principio è, in realtà, molto semplice: se è vero che il petrolio è un elemento di origine vegetale, che ha subìto una trasformazione alla quale sono occorsi secoli, accentuando al massimo grado le condizioni in cui il petrolio si crea in natura è possibile accorciare moltissimo i tempi. Quello che accade oggi è che una “centrale-tipo” della BFS è in grado di assicurare una produzione continuativa annuale di 5500 barili di un petrolio del tutto simile a quello che conosciamo e dal quale si possono trarre derivati (plastiche, polimeri ecc.) della stessa efficienza degli attuali. E per produrre un barile di questo petrolio vengono definitivamente neutralizzati (non semplicemente assorbiti) 937 Kg di CO2. Quindi, non solo produrre questo petrolio non inquina, ma il petrolio stesso è un... disinquinante! 

La notizia ci sembra ancora più buona in quanto riguarda da vicino anche l’Italia: è già stata prevista, infatti, la realizzazione di nuove centrali BFS, una delle quali a Venezia.

fine sintesi articolo 
Sono passati 5 anni da allora, addirittura in Andalusia esiste già una produzione di petrolio ecologico a livello industriale ma...."non commercializzabile" , guarda caso!
Sicuramente da allora si sono mossi colossi di  investitori sia americani sia europei, ma si continua a dire che la ricerca è in corso....  ma la BFS  il risultato= prodotto da utilizzare e immettere sul mercato  l'aveva ottenuto già 5 anni fa e andava solo replicato su scala industriale perché fosse utilizzabile dal maggior numero di paesi..... ed è stato fatto anche ciò...
Invece no. Ancora no, non sarebbe pronto...
Ma quando mai ci crediamo!
E il ruolo dell'Italia ?  l'apertura delle centrali BFS, come era stato scritto nel 2011, è morta...nel silenzio.
Invece sembra che siano molti i progetti di ricerca del nostro paese anche a livello internazionale.

Come al solito questi governi fingono di cercare qualcosa che hanno GIA' TROVATO!
poiché per loro è necessario salvaguardare il business, attraverso strategie e immissioni pilotate sul mercato qualunque sia il prodotto innovativo,   soprattutto questo.
Inoltre non va dimenticato che i petrolieri (che sono gli stessi che "finanzierebbero" le ricerche" per l'innovazione ), continueranno a vendere il petrolio nero finché ne avranno.

Pertanto il petrolio ecologico, il primo nato sulla terra ad opera umana copiando i processi esistenti in Natura, rimarrà ancora per molto molto tempo inaccessibile, con tutte le relative conseguenze che ne derivano.



LO SPECCHIO DELL'OMBRA

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da Picasso a Picasso -olio su carta riciclata (di Elena Gennai)

SHAMMURAMAT

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olio su cartone riciclato (di Elena Gennai)