NONSIAMOSOLI

Nonsiamosoli: "tutti gli esseri umani sono nello stesso vascello, ma loro non se ne accorgono."

Spiritualità significa risveglio. La maggior parte delle persone, pur non sapendolo, sono addormentate. 
Tutte le persone appena nate erano Sveglie e Uno.
Successivamente crescendo, dai 3-4 anni in poi, sono state costrette ad identificarsi in un nome e cognome che le ha fatte addormentare e  dimenticare il loro essere Uno, anche soltanto come ricordo, rimpiazzato da un “buco” di vuoto  di memoria.
Vivono tutta la loro vita dormendo, muoiono senza mai svegliarsi.

Tutti i mistici – di ogni religione – concordano che tutto va bene.
Sebbene regni il caos, tutto va bene.
Certo sembra uno strano paradosso.
Purtroppo però la maggior parte della gente non arriva mai a capire che tutto va bene, perché è immersa nel sonno. Ha un incubo.

La prima cosa che voglio capiate, se davvero aspirate a svegliarvi, è di prendere in considerazione   la possibilità che dentro di voi  non volete svegliarvi.
Un passo importante verso il risveglio è essere sufficientemente sinceri da ammettere di fronte a se stessi che non è piacevole... gli umani non desiderano essere felici. Vogliono altre cose. O meglio: non vogliono essere felici  incondizionatamente – sono pronti a essere felici a condizione che  abbiano questo e questo e quest’altro.
Ma ciò equivale a dire al nostro amico/a o al nostro Dio o a chiunque: “tu sei la mia felicità. Se non ho te, rifiuto di essere felice”.
È importante comprendere questo meccanismo.
Non riescono a immaginare  di essere felici a prescindere da tali condizioni. Non riescono a concepire di poter essere felici senza di esse.

Cristo affermava che il “regno dei cieli è dei poveri” e non dei ricchi, volendo significare che solo chi voleva la felicità senza condizioni,  avvrebbe posseduto il paradiso in terra.

Tutti vorrebbero qualcuno che dia la possibilità di fermare quel terribile dispendio di energia, di salute, di emozioni che deriva da conflitti e dalla confusione che regna ovunque, e allo stesso tempo preservi quelle condizioni desiderate di cui non potrebbero fare ameno.
Vi piacerebbe ?


Ma non potrà mai esserci una possibilità in questi termini :

  1. perché il risveglio è un “fatto” individuale e impersonale, non è collettivo.   “Tutti gli umani sono nello stesso vascello e non se ne accorgono”  (significa che non c’è separazione ma quest’ultima è vissuta come reale)- ed è normale che sia così nell’addormentamento; così come non si accorgono che il risveglio non può accadere attraverso qualcun altro, continuando a cercare coloro che possono renderli  desti – anche ciò è normale  finché perdura il “me dormiente”.
  2.  perché  il risveglio è “ricordarsi di essere già” nella dimensione incondizionata della Sorgente, quella in cui tutti erano quando sono nati fino all’età di 2-3 anni; è la multidimensionalità dell’Essere nell’Amore Incondizionato.



Ma naturalmente se non capite cosa voglio dire, se siete talmente ipnotizzati da pensare che non potrete essere felici senza quella data cosa o quel’altra, o quell’altra ancora, siete incastrati.
Eppure se comprendeste oltre la mente, vi verrebbe a mancare il desiderio di quel dato oggetto.
Il che equivale a dire: se vi svegliaste, vi verrebbe a mancare il desiderio di quel dato oggetto, ma quell’oggetto continuerebbe ad essere utilizzato dal corpo-mente - che non siete voi ma è solo l’involucro preso a prestito - per tutta la durata della permanenza in questo gioco-vita.

Non ha alcuna importanza che siate d’accordo o meno con quel che scrivo, perché l’accordo o disaccordo riguardano le parole, i concetti e teorie, mentre non hanno niente a che vedere con la verità che è vista nel risveglio..
La verità non è mai espressa in parole.
La verità si intravede all’improvviso.
Dunque potreste essere in disaccordo con me  e tuttavia intravedere la verità.

Dopo tutto , scrivendo utilizzo concetti e parole. Dunque non posso parlarvi della verità, ma di quelli che sono gli ostacoli alla verità.
Questi li posso scrivere, la verità no. Nessuno può farlo.

Non posso fare altro che mettere in discussione il sistema di condizionamenti proprio del non sveglio e il suo ancoraggio al "me".

Buddha diceva “i monaci e i discepoli non devono accettare le miei parole per rispetto, ma devono analizzarle come un orefice analizza l’oro – tagliando,limando,levigando,fondendo.
Fare ciò significa che state iniziando ad ascoltare l’Uno-che-siete-già, che ha una sola voce : l’Intuito, che sta in voi oltre il razionale, il pensiero, il verbale, l’azione.
Anche Questo è un primo passo verso il risveglio.

Il secondo passo  è accettare che in voi alberga il più  grande condizionamento del “me” : che non vuole il risveglio perché sarebbe la sua morte – è del “me”, in cui siete stati portati ad identificarvi, quella voce potente e respingente che vi fa pensare “oh no, non posso rinunciare a quella cosa e quell’altra e quell’altra ancora, perché senza non sarei più nulla, senza la vita sarebbe squallida”.

Chi vive in voi?
Pensate di essere liberi, ma non c’è un gesto, un pensiero, un’emozione, un atteggiamento, una convinzione che non venga da esso : il “me” in cui siete stati costretti ad identificarvi. E non lo sapete.
Vi sembra orribile?
Anche questa sensazione è prodotta dal “me”.

Il terzo passo verso il risveglio è: non dovete fare nulla per acquisire il resveglio.
Meister Eckhart ha detto con parole chiare : “Dio non si raggiunge attraverso il processo di addizione di qualcosa nell’anima, ma attraverso un processo di sottrazione”.
Non dovete far nulla per essere liberi, cioè risvegliati . Bisogna abbandonare qualcosa, allora si è liberi. E quel qualcosa è il “me” con tutti i suoi desideri tra cui anche quello di non morire nell’Infinito dell’Uno-Sorgente.


Se - in qualunque luogo vi troviate e qualunque cosa stiate facendo - provate a “sentire” quella presenza che sta alle vostre spalle, quel qualcosa che vi osserva sempre, osserva il vostro corpo-mente, mentre fate quel che fate durante la quotidianità....provate a sentirla....
Ecco quella presenza...è ciò che Siete.



LO SPECCHIO DELL'OMBRA

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da Picasso a Picasso -olio su carta riciclata (di Elena Gennai)

SHAMMURAMAT

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olio su cartone riciclato (di Elena Gennai)