LA MENTE INTUITIVA


Partiamo da un dato basilare: il sistema duale in cui facciamo finta di vivere, non esiste.
Teoricamente molte persone avvicinate all'ambito spirituale, vale a dire che ricercano se stessi attraverso qualunque via, proprio perché ricercano sono a conoscenza che il mondo duale quotidiano e tutto ciò che ne consegue, è illusorio e che esiste soltanto l'Uno.
Ma l'Uno è concepito come teoria e non è vissuto come tale, altrimenti nessuno più ricercherebbe qualcosa che E' già.
Piuttosto è la percezione duale che è vissuta come reale, perciò fintanto sarà così, quella è da considerarsi la  realtà quotidiana. In essa si inserisce il tema della Mente Intuitiva e del suo potenziamento.
Un anima già "rientrata" (termine di per sé errato) nella Totalità non ha necessità di sviluppare neppure l'intuito.

Detto ciò , L'intelligenza dell'intuito cosa è?




Intendo tutte quelle forme di conoscenza oltre- intellettive, più ancora l'accezione comune di un sesto senso che fa “vedere”, capire al volo, fa avvertire qualcosa di indefinibile. Vi rientrano presentimenti e bagliori privi di ragionamento logico; intelligenza istantanea e spontanea,sfuggente e non imbrigliata nella gabbia del pensiero logico-razionale che domina l'epoca e che inaridisce pure quella fonte di creatività che è l'intuito.

Nel duale di oggi  si dovrebbe pure riscoprire e potenziare la parte più creativa, imprevedibile e saggia della nostra mente intuitiva.
Il malessere individuale, le profonde crisi sociali e ambientali sono pure dovute ad un uso troppo circoscritto dell'intelligenza umana, ma il QI è riduttivo. Non tutto è trasformabile in numeri, dati, risultati verificabili, quasi con ossessione. L'intuito -  nonostante i molteplici corsi per potenziare o sviluppare l'intuito, (molteplici tentativi di businessman), - viene ancora svalorizzato come qualità femminile in un mondo maschilizzato che pure teme l'emancipazione femminile, anche come maggior partecipazione sovente riuscita, in campi culturali che non sono sempre e soltanto le mediocrità di un tempo.

Una intelligenza divergente - che conduce verso la Mente Intuitiva - sfugge ai parametri convenzionali della logica razionale, per dirigersi verso le potenzialità creative e quindi allo sviluppo dell'intuizione.
Intelligenza che può essere pure voce dell'inconscio. Jung era affascinato dal mondo dell'irrazionale, per cui il sesto senso avrebbe una funzione psicologica fondamentale, insieme alla sensorialità, all'affettività, al pensiero razionale: tutti indispensabili per un armonioso sviluppo della personalità.

L'intuito è la capacità di percepire quei messaggi che ci vengono pure dall'inconscio e che ci sono di enorme aiuto nella vita quotidiana. Un'efficace bussola interiore, se tutte le funzioni psichiche sono utili per avvicinarsi all'ambiente esterno e agli altri. 

La coscienza arricchita da tutti gli elementi di conoscenza filtra i messaggi che arrivano alla mente, se si è attivi e vigili.
Anche l'empatia serve a percepire un pericolo ed è un istinto sepolto negli strati più profondi della mente ed è utile perché produce la sintesi di una visone globale per cogliere elementi determinati.  

Leonardo, Einstein, per esempio, usarono soprattutto una grande capacità d' intuizione visiva associata al genio, anche se probabilmente non sapevano da dove nascesse....(forse no o forse si).

In tutti noi ci sono elementi di fantasia, immaginazione, inventiva, purchè la mente non sia stata atrofizzata davanti piccoli schermi ma condotta per strade e percorsi mentali fuori da stereotipi, sapendo usare le proprie personali inclinazioni senza altre forzature,facendo spaziare la mente oltre i confini rigidi della ragione. L'ideazione che illumina riguarda ogni arte ed ogni scienza, poi va applicata.

Ma per affrontare i tempi moderni non si deve riconoscere nulla come definitivo,altrimenti l'immaginazione viene bloccata. Necessita l'apertura a nuove possibilità.
Ma la fantasia qui intesa non è mai arbitrio, passatempo ozioso e inconcludente: è un vitale e creativo trascendimento dalla realtà per realtà possibili. La filosofia, la politica, ecc. non devono essere deformate da schemi ideologici o mentali.
Einstein affermò: “non si perviene alle leggi universali per via logica,ma per intuizione”, in un rapporto simpatetico con la realtà: la “verità” per intuizione. Senza un' intelligenza multipla per visoni sintetiche ed unificanti l'homo sapiens non sopravvivrà. Per riorganizzare termini, per scoprire nuove ideazioni, per discernere vero e falso, non temendo alterità e relativismo.
Ma le intuizioni creative sono il contrario dell'estrinsecare ciò che salta in testa come in un forsennato brainstorming.

Oggi girare a vuoto è una frequente malattia spirituale che limita e disorganizza il pensiero duale e non è nè spiritualità, né sapere associativo. Si tratta sempre di distinguere regole, giudizi, supposizioni, generalizzazioni, per comprendere o valorizzare i propri e altrui processi cognitivi, intuizioni comprese.


(Elena & Arsenio)








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