NEL CUORE DEL BOSCO- Un viaggio attraverso gli alberi

Attraverso la consapevolezza intuitiva, facciamo attenzione a come sono le cose, rendendocene pienamente coscienti, perché in realtà non siamo consapevoli di molta parte della vita sia quella che ci pervade che quella che ci circonda. 
CASTA-GNOMO
(Castagno)



Spesso il condizionamento della mente ci predispone a fare l’esperienza delle cose solo attraverso certe percezioni o emozioni; quando le cose non rientrano nella nostra sfera di esperienza, nel nostro modo di percepirle, tendiamo a non notarle. 


La sensazione di non sapere, l’insicurezza, l’incertezza sono condizioni della mente che cominciamo a riconoscere, quando ci apriamo alla consapevolezza intuitiva. È una realizzazione importante contemplare la vita che ci pervade e ci circonda come ignota, che non si sa.

Con l’esperienza intuitiva, inoltre, si deve rinunciare a cercare di descriverla e semplicemente realizzarla entro i limiti a cui siamo soggetti nella condizione umana.

BETULL-ARAL
(Betulla)


L'ambiente della natura, di cui il cuore del bosco di montagna ne è una potente manifestazione, predispone verso l'intuito poiché può essere veramente percepito solo attraverso esso.
L'osservazione e l'ascolto con i sensi umani crea un effetto entusiasmante che transita nella persona, ma tende a sbiadire e svanire quando c'è il ritorno alla vita cittadina.
Entrare nel mondo naturale è qualcosa che va oltre alle emozioni del momento e dall'individuo non se ne va più, anzi ne prende possesso e perdura per sempre e ovunque si trovi.
Si tratta dell'acquisizione di "un qualcosa" indefinibile, appunto, ma certo.

Riuscire a far scattare in sè la percezione di questo "qualcosa" non è né facile né difficile. Non è niente ed è tutto, poiché in sua assenza non varchiamo la porta di questa Casa quale è la Natura con tutti i suoi abitanti, viceversa cala un velo che fino al quel momento ha celato un mondo vitale con tutte le sue forme di vita.

CILIEG-ELFO
(Ciliego)

In ciò gli alberi possono divenire validi strumenti di aiuto alla persona, per 


uscire dalla sua identificazione con la parte umana, che difficilmente permette di entrare nel mondo naturale.
Esistono molte modalità di contatto con l'albero che possono essere trasmesse, la mia personale è la Nature Solver  come l'ho chiamata, ma se siete da soli qualunque modalità vostra personale e che scaturisce dalla vostra naturalezza, funzionerà sicuramente, purché guidata dal un vero intento.
Ad ogni modo, che la persona riesca subito oppure no, lo sforzo stesso produce uno stato di totale agio interiore, che già di per sé produce serenità.

Certamente occorre possedere una base di partenza, che è quella di avere già superato l'indifferenza che per lungo tempo, successivamente all'antico periodo di connessione umano-natura, le persone hanno sentito verso questo mondo naturale posto fuori dal sistema sociale.


Gli individui che per la prima volta guardano alla Natura con occhi diversi dallo sguardo materialistico e scettico per i popoli invisibili che la costituiscono e ne preservano la sua vitalità, possono aiutarsi a fortificare una nuova visione provando ad immedesimarsi in esso, ma certamente non rimanendo seduti ad una scrivania. 

CARPIN-OHOOHATAN
(Carpino Bianco)

Il territorio è la base fisica che supporta il nostro camminare per andare.
Si può anche dire “sopporta”, ricordando sempre che il territorio vi è grato se chi passerà dopo di voi non potrà in alcun modo capire che voi siete passati.
Il territorio non è solo un terreno da calpestare con i nostri scarponi.
Il territorio fa sempre dei doni inaspettati, non importa cosa.
Capire il territorio, leggerne le forme, intuirne gli abitanti,  siano essi la flora, la fauna, il popolo elementale e conoscerne le storie.
Saper riconoscere il profilo di un monte o il corso di un fiume da qualunque prospettiva lo si guardi, sentirsi a proprio agio nel folto del bosco di notte come in pieno giorno, osservare il mutare dei colori e degli odori durante le diverse stagioni, le ore del giorno o a seconda del tipo di vegetazione che ci circonda o del torrente che stiamo guadando.
Il territorio che attraversiamo è uno dei nostri compagni di viaggio, conoscerlo e imparare a dialogarci renderà certamente più  prezioso il cammino.
Una foresta, un bosco, non è un semplice susseguirsi senza logica di alberi, arbusti e radure.
E' un vero e proprio intrico di vite, vegetali ed animali, ciascuna in corsa per un unico obiettivo: sostenere e preservare la Vita stessa di quell'intero mondo.
Spostarsi a piedi, per giunta per lunghi tratti, addirittura giorni di cammino, pare oggi un’impresa impossibile. Eppure fino a poche generazioni fa gli spostamenti avvenivano in gran parte a piedi, sia che si trattasse dei piccoli spostamenti quotidiani, sia che si trattasse dei lunghi viaggi, delle antiche genti. 
QUERCI-AURIEL
(Quercia)

Nomi nelle gerarchie degli Esseri Elementali-Naturali, dai testi antichi alchemici:
AURIEL  (gerarchia Arcangeli dei Quarti)
OHOOHATAN    (gerarchia Re Elementali Supremi)
ARAL (gerarchia Angeli degli Elementi)
ELFO (Spiriti Naturali Elementali)
GNOMO (Spiriti Naturali Elementali)

per approfondire breve sintesi al link sottostante:
Elementali.pdf


LO SPECCHIO DELL'OMBRA

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da Picasso a Picasso -olio su carta riciclata (di Elena Gennai)

SHAMMURAMAT

SHAMMURAMAT
olio su cartone riciclato (di Elena Gennai)